(Day 2) Integrazione E-Bonding | ServiceNow Integrazione con ServiceNow | Scenario in tempo reale - parte 1
📋Indice dei contenuti:
- Introduzione
- Creazione di un'incidenza su ServiceNow
- Configurazione dei dettagli di integrazione
- Creazione di un messaggio REST
- Configurazione dell'autenticazione di base
- Configurazione del corpo della richiesta in formato JSON
- Esecuzione dello script di integrazione
- Verifica dei risultati
Introduzione
Ciao a tutti! In questo video, continueremo la nostra serie di integrazioni con ServiceNow. Se non hai ancora guardato il video precedente, ti consiglio di farlo prima di iniziare qui. Nel video precedente, abbiamo visualizzato come integrare con Idris o qualsiasi altro sistema utilizzando ServiceNow. Abbiamo analizzato gli endpoint, l'autenticazione e tutti i dettagli necessari per l'integrazione.
Oggi affronteremo un nuovo argomento: ServiceNow e le integrazioni E-bonding. Se non ne hai mai sentito parlare, non preoccuparti! Ti spiegherò tutto nei minimi dettagli. Durante questo video, vedremo come connettere due istanze di ServiceNow utilizzando il processo di E-bonding, consentendo loro di comunicare tra di loro. Discuteremo dei dati di servizio, dell'autenticazione e dello scripting coinvolti in questa integrazione.
Creazione di un'incidenza su ServiceNow
Il caso d'uso che affronteremo oggi è il seguente: se viene creata un'incidenza nell'istanza di origine di ServiceNow, verrà creata automaticamente la stessa incidenza nell'istanza di destinazione di ServiceNow, insieme a tutti i dettagli correlati. Per fare ciò, inizieremo configurando i dettagli di integrazione.
1. Configurazione dei dettagli di integrazione
Per prima cosa, dovremo configurare il punto di integrazione nell'istanza di destinazione di ServiceNow, che chiameremo "ServiceNow Destination". Per farlo, seguiremo i seguenti passaggi:
- Accedere all'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Aprire la barra di ricerca e digitare "rest message" per accedere alle impostazioni dei messaggi REST.
- Fare clic su "New" per creare un nuovo messaggio REST.
- Nel campo "Name", inserire il nome del messaggio REST, ad esempio "ServiceNow E-bonding".
- Nel campo "Description", fornire una breve descrizione dell'integrazione che stiamo creando.
- Nella sezione "Endpoint" del messaggio REST, inserire l'URL dell'istanza di destinazione di ServiceNow. Questo URL verrà utilizzato per inviare i dati di servizio.
- Nella sezione "Authentication" del messaggio REST, selezionare "Basic" come metodo di autenticazione. In questo caso, useremo le credenziali dell'istanza di destinazione di ServiceNow per l'autenticazione.
- Creare un nuovo profilo di autenticazione di base selezionando "New" nella sezione "Authentication".
- Nel profilo di autenticazione di base, inserire il nome dell'istanza di destinazione di ServiceNow e le credenziali dell'account amministratore. Queste informazioni possono essere trovate nella pagina "Manage Instance Password" dell'account dell'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Salvare il profilo di autenticazione di base.
Una volta completati questi passaggi, avremo configurato con successo il punto di integrazione nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
2. Creazione di un messaggio REST
Ora che abbiamo configurato il punto di integrazione, possiamo procedere alla creazione del messaggio REST. Seguiamo i seguenti passaggi:
- Torniamo alla pagina del messaggio REST e fare clic su "New" per creare un nuovo messaggio REST.
- Nel campo "Name", inserire un nome significativo per il messaggio, ad esempio "Create Incident".
- Nel campo "Description", fornire una descrizione dell'azione che il messaggio deve eseguire.
- Nella sezione "Endpoint" del messaggio REST, inserire l'URL dell'istanza di destinazione di ServiceNow. Questo endpoint specifica il punto di accesso per l'integrazione.
- Nella sezione "Authentication" del messaggio REST, selezionare l'opzione "Inherited from parent". Questo utilizzerà il profilo di autenticazione di base che abbiamo creato in precedenza.
- Nella sezione "HTTP Request", selezionare il metodo "POST". Questo metodo indicherà al messaggio di creare una nuova incidenza nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Nel campo "Request Body", selezionare il formato "JSON". Questo definirà la struttura dei dati che invieremo al messaggio REST.
- Nel campo "Request Body", inserire i dettagli dell'incidenza che desideriamo creare. Utilizzeremo i seguenti campi come esempio: "short_description" con valore "Test incident", "caller_id" con valore "John Doe", "category" con valore "Hardware".
- Salvare il messaggio REST.
Ora abbiamo creato il messaggio REST che verrà utilizzato per creare le nuove incidenti nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
3. Esecuzione dello script di integrazione
Una volta creato il messaggio REST, dobbiamo scrivere lo script di integrazione che lo utilizzerà. Inizieremo creando una Business Rule che verrà eseguita prima dell'inserimento delle nuove incidenti nell'istanza di origine di ServiceNow. La Business Rule chiamerà il messaggio REST e invierà i dati necessari per creare l'incidenza nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Accedere all'istanza di origine di ServiceNow.
- Aprire la Business Rule form e fare clic su "New" per creare una nuova Business Rule.
- Nel campo "Name", inserire un nome significativo per la Business Rule, ad esempio "E-bonding Integration".
- Impostare il campo "When to run" su "Before Insert". Ciò garantirà che la Business Rule venga eseguita prima che vengano create le nuove incidenti.
- Nella sezione "Advanced", fare clic su "Script" per aprire l'editor di scripting.
- Copiare e incollare lo script di esempio fornito da ServiceNow nell'editor di scripting.
- Personalizzare lo script per adattarlo alle tue esigenze. Ad esempio, aggiungi il corpo del messaggio REST e modifica i valori dei campi in base ai tuoi requisiti.
- Salvare la Business Rule e chiudere l'editor di scripting.
4. Verifica dei risultati
A questo punto, abbiamo completato la configurazione dell'integrazione E-bonding tra le due istanze di ServiceNow. Per verificare se tutto funziona correttamente, creiamo un'incidenza nell'istanza di origine di ServiceNow e controlliamo se viene creata anche nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Torniamo all'istanza di origine di ServiceNow e apriamo la tabella delle incidenti.
- Creiamo una nuova incidenza utilizzando i campi desiderati.
- Salviamo l'incidenza e controlliamo se viene creata anche nell'istanza di destinazione di ServiceNow.
- Verifichiamo anche i log di sistema per assicurarci che l'integrazione sia stata eseguita correttamente.
Se l'incidenza viene creata con successo in entrambe le istanze di ServiceNow e non sono presenti errori nei log di sistema, l'integrazione E-bonding è stata completata con successo!
Conclusioni
Congratulazioni! Hai completato con successo l'integrazione E-bonding tra due istanze di ServiceNow. Ora sei in grado di creare nuove incidenti nell'istanza di destinazione di ServiceNow direttamente dall'istanza di origine. Questa integrazione ti permette di automatizzare il processo di creazione delle incidenti e di mantenere i dati sincronizzati tra le due istanze.
Continua a esplorare ServiceNow e le sue potenti funzionalità di integrazione per semplificare i tuoi processi aziendali. Ricorda sempre di testare e verificare ogni integrazione per garantire che funzioni correttamente e soddisfi le tue esigenze specifiche.
Grazie per aver seguito questa guida e se hai domande o dubbi, non esitare a chiedere nella sezione dei commenti. Buona integrazione! 🚀💻
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