SEO per la navigazione con filtri: Guida definitiva [MozCon 2021]
📑 Sommario
- Introduzione
- Panoramica SEO per la navigazione con filtri
- Comprendere la tassonomia e la struttura dei filtri
- Identificare le opportunità di parole chiave
- Creare URL strutturati
- Regole fondamentali per le permutazioni dei filtri
- Utilizzo di canonical e nofollow
- Consigli per i siti aziendali
- Newsletter e corso sull'e-commerce
- Conclusioni
📝 Introduzione
Benvenuti a questa guida completa sulla navigazione con filtri per il SEO. In questo articolo, esploreremo come ottimizzare gli URL dei filtri, identificare le opportunità di parole chiave e creare una tassonomia efficace per migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca. Se sei interessato a migliorare le prestazioni SEO del tuo sito e-commerce, sei nel posto giusto.
Non vediamo l'ora di condividere con te strategie e consigli pratici basati sull'esperienza di esperti nel settore.
📋 Panoramica SEO per la navigazione con filtri
La navigazione con filtri, spesso chiamata "faceted navigation", è un elemento chiave per migliorare l'usabilità e la rilevabilità del tuo sito e-commerce. Tuttavia, può anche creare numerosi problemi di SEO se non viene gestita correttamente. In questa guida, ti mostreremo come equilibrare i vantaggi della navigazione con filtri senza generare URL superflui o duplicati. Continua a leggere per scoprire come rendere i filtri indexable e ottimizzati per il motore di ricerca.
🌐 Comprendere la tassonomia e la struttura dei filtri
Per gestire al meglio la navigazione con filtri, è fondamentale comprendere la struttura tassonomica del tuo sito. I filtri dovrebbero essere usati per aggiungere precisione alle categorie senza creare sovrapposizioni o duplicazioni. Utilizzando un esempio di un sito di cartoleria, vedremo come l'organizzazione delle categorie e dei filtri può creare opportunità di parole chiave e fornire una migliore esperienza utente. Evitando sovrapposizioni tra categorie e filtri, puoi migliorare la struttura del tuo sito e facilitare l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
🔍 Identificare le opportunità di parole chiave
Per migliorare il tuo posizionamento SEO, è importante identificare le opportunità di parole chiave correlate ai tuoi filtri. Utilizzando strumenti come SEMrush e Citrix, puoi scoprire quali sono le query di ricerca più comuni per i tuoi prodotti. Ad esempio, se vendi biglietti di compleanno, potresti scoprire che le persone cercano spesso "biglietti per il 50° compleanno" o "biglietti per il 21° compleanno". Utilizzando queste informazioni, puoi creare filtri indexable che soddisfino le esigenze degli utenti e aumentino le opportunità di conversione.
🔗 Creare URL strutturati
Gli URL dei filtri dovrebbero essere strutturati in modo coerente e facilmente comprensibile per i motori di ricerca. Evita l'uso di underscore come spazi nei tuoi parametri e utilizza invece i trattini. Ad esempio, invece di utilizzare un underscore per separare le parole, utilizza un trattino. Inoltre, utilizza subfolder o parametri in base alle limitazioni del tuo stack tecnologico. La coerenza nella struttura degli URL è fondamentale per migliorare l'indicizzazione e la comprensione del tuo sito da parte dei motori di ricerca.
⚙️ Regole fondamentali per le permutazioni dei filtri
Per gestire correttamente la navigazione con filtri, è importante stabilire regole chiare per le permutazioni dei filtri. Non consentire più di una opzione dello stesso gruppo di filtri, poiché ciò può creare duplicazioni e ulteriori URL non necessari. Creare una lista di opzioni di filtri "indexable" e non permettere l'indicizzazione degli URL che contengono opzioni non presenti nella lista. Inoltre, è consigliabile limitare a massimo due parametri indexabili per URL, per evitare una suddivisione eccessiva e poco rilevante delle pagine.
🔗 Utilizzare canonical e nofollow
Quando si tratta di gestire gli URL dei filtri, devi decidere se utilizzare canonical o nofollow. Il canonical è consigliato quando si desidera preservare l'equity da altre pagine o evitare la duplicazione del contenuto. Tuttavia, il canonical non è un comando obbligatorio per i motori di ricerca, quindi potrebbe non essere sempre seguito. D'altra parte, il nofollow è più diretto e impedisce agli spider dei motori di ricerca di seguire i link dei filtri. In questo modo si evita la diluizione dell'equity, ma si perde l'opportunità di far indicizzare tutti i filtri. È importante decidere quale approccio sia più adatto alle tue esigenze specifiche.
🏢 Consigli per i siti aziendali
Per i siti aziendali di grandi dimensioni, la navigazione con filtri può rappresentare una sfida ancora maggiore. Con milioni di URL da gestire, è fondamentale analizzare i parametri esclusi dai motori di ricerca tramite Google Search Console. Questa analisi può rivelare schemi e comportamenti che ti aiuteranno a capire come migliorare la navigazione con filtri. Utilizzando l'API di Google Search Console o strumenti come Similar.ai, puoi automatizzare gran parte dell'ottimizzazione per i grandi siti aziendali. Esploriamo i vantaggi e le opportunità offerti da queste soluzioni.
📩 Newsletter e corso sull'e-commerce
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🎉 Conclusioni
Grazie per aver seguito questa guida completa sulla navigazione con filtri per il SEO. Speriamo che tu abbia trovato utili i nostri consigli e strategie per ottimizzare l'indicizzazione dei filtri e migliorare la tua presenza sui motori di ricerca. Ricorda sempre di trovare il giusto equilibrio tra l'accessibilità dei filtri e la gestione del numero di URL per evitare problemi di duplicazione o sovraccarico. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o consulenza personalizzata, non esitare a contattarci.