Il viaggio di successo di Michaela Coel nell'industria dello spettacolo

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Il viaggio di successo di Michaela Coel nell'industria dello spettacolo

Indice

  1. Introduzione
  2. Innamorarsi di Dio e della religione
  3. Il percorso verso la scuola di recitazione
  4. La mia esperienza alla scuola di recitazione
  5. Il problema della rappresentazione del cristianesimo
  6. Creare il mio spettacolo "Chewing Gum Dreams"
  7. Il successo del mio spettacolo e l'opportunità di creare una serie TV
  8. Essere considerati "diversi" nell'industria dello spettacolo
  9. La definizione di "misfit" nel contesto dell'industria dello spettacolo
  10. Conclusioni

🎭 Il mio viaggio verso il successo nell'industria dello spettacolo 🌟

Quando mi sono trovata nella chiesa per la prima volta, non avrei mai potuto immaginare che il mio amore per Dio e per la religione avrebbe aperto le porte dell'industria dello spettacolo. Ho iniziato a leggere la Bibbia e a innamorarmi delle metafore e della speranza che trasmetteva. Questo amore per le storie mi ha spinto a cercare una scuola di recitazione e a dedicarmi totalmente alla mia passione.

2. Innamorarsi di Dio e della religione

Leggere la Bibbia e scoprire la figura di Gesù ha suscitato in me un amore profondo per la religione. Ho apprezzato le sue azioni e il suo carattere, ma soprattutto ho amato come veniva descritto nel testo sacro. È stato questo amore che mi ha spinto verso la decisione di diventare una poetessa e una narratrice di storie.

La mia passione per la narrazione è emersa chiaramente quando mi è stato consigliato di iscrivermi a una scuola di recitazione. Ho abbandonato l'università e ho deciso che avrei dedicato tutto il mio tempo e la mia energia alla realizzazione del mio sogno.

3. Il percorso verso la scuola di recitazione

La mia avventura nella scuola di recitazione non è stata priva di sfide. Conoscere il mio scopo nella vita e decidere di seguirlo ha causato qualche preoccupazione a mia madre, che era un'infermiera specializzata nella salute mentale del Servizio Sanitario Nazionale britannico. Non sapeva cosa fare per aiutarmi mentre mi avventuravo in un futuro incerto. Inevitabilmente, mi sono chiesta quale fosse la mia meta e perché non riuscissi a intravedere sicurezza alla fine della mia scalata.

Nonostante le incertezze e le difficoltà, sono riuscita ad essere ammessa alla scuola di recitazione. In un'area distante solo pochi chilometri da casa mia, in cui ero cresciuta senza nemmeno sapere quale fosse il suo scopo, ho fatto parte della sua famiglia, diventando la prima ragazza afrodescendente a essere accettata negli ultimi cinque anni.

4. La mia esperienza alla scuola di recitazione

La scuola di recitazione è stata per me fonte di molte problematiche. Come cristiana evangelica, il mio obiettivo iniziale era insegnare ai miei compagni gay la verità su Gesù. Tuttavia, ho finito per diventare amica di alcuni di loro e ho imparato molto dagli "outsider" percepiti come "misfits". Tali rapporti omosessuali hanno sostituito le relazioni cristiane nelle mie esperienze.

Nonostante tutto, il mio amore per il personaggio di Gesù è rimasto intatto. Ho imparato a prestare attenzione alle scritture e a guardare oltre ciò che mi era stato insegnato. Ho iniziato a leggere testi scritti da persone che sapevano semplicemente come scrivere e ho iniziato a disinteressarmi di ciò che leggevo nei testi religiosi.

5. Il problema della rappresentazione del cristianesimo

Durante gli anni di scuola di recitazione, ci è stato insegnato che, se volevamo avere successo, dovevamo accontentare tutti e aspettarci di essere poveri per il resto della nostra vita. Tutti uniti nella scalata verso la narrazione, mettendo a rischio la sicurezza finanziaria. Questo concetto è stato difficile da accettare, ma ho amato l'idea di raccontare storie e l'ho abbracciata.

Tuttavia, una volta, durante una lezione, ci è stato chiesto di correre verso un punto A se i nostri genitori possedevano una casa, o verso un punto B se non ne possedevano una. Mentre tutti gli altri correvano verso il punto A, mi sono ritrovata da sola al punto B. Ero incredula e mi chiedevo come fosse possibile che il fatto di non possedere una casa avesse preso il sopravvento sulla mia identità afro-discendente. Non avevo idea che un esercizio del genere avesse senso.

Ho vlogato sulla mia frustrazione, non sul fatto di non possedere una casa, ma sulla forza che nasceva da dover combattere senza una rete di sicurezza. Dovendo scalare la scala senza un terreno stabile sotto i piedi. In più, le nostre scale erano difettose, essendo nati a scalare una scala prima ancora di imparare a camminare. E dovevamo farlo velocemente, per non rischiare che si spezzassero sotto i nostri piedi. Ho scritto di come dobbiamo continuare a scalare per amore della nostra arte, indipendentemente dal profitto finanziario o dalla sicurezza che questo ci può dare. Che cos'è la sicurezza?

Circostanze come queste possono farci sentire destinati alla sconfitta o, al contrario, possono generare una determinazione e una perseveranza uniche, che nessun individuo protetto potrebbe mai replicare. Ho cambiato la narrazione, trasformandola a mio favore. Quest'idea di una scala del profitto stava causando una ricerca disperata tra le persone che non avevano altri mezzi per migliorare la loro situazione. Mi rendevo conto che la proporzione di persone nere imprigionate nel Regno Unito era quasi sette volte la nostra quota di popolazione. Sette volte, ho bloggato ancora una volta.

6. Creare il mio spettacolo "Chewing Gum Dreams"

Un giorno, è stata organizzata una riunione d'emergenza tra il nostro anno accademico e gli insegnanti. Ci siamo riuniti e abbiamo parlato dei problemi degli allagamenti nei bagni, garantendo che sarebbero stati risolti. Ma poi, "Michaela, cosa sono questi blog?" Mi sono resa conto che avevo urtato le persone che non vedevano il colore o la classe sociale. Dopo un anno, un'amica mi ha visto appoggiata nel corridoio e si è scusata per essersi rivolta agli insegnanti e aver orchestrato una riunione che, in realtà, era stata premeditata molto prima che avvenisse. Lo sapevo già, perché un gay mi aveva dato un indizio in anticipo. Ciononostante, ho continuato a seguire la mia passione e a parlare come attrice al National Theatre. Sono rimasta lì per un anno, recitando in diverse opere e conoscendo persone che la pensavano come me. Ho perfino avuto una rappresentazione di quattro giorni di "Chewing Gum Dreams" nell'arena temporanea chiamata "The Shed". Lì sono arrivati molti altri "misfits".

7. Il successo del mio spettacolo e l'opportunità di creare una serie TV

Il mio spettacolo ha suscitato un'improvvisa ondata di interesse e ho avuto l'opportunità di crearne una versione televisiva. Ho accettato con entusiasmo questa sfida e ho deciso di cambiare il titolo in "Chewing Gum", eliminando la parola "Dreams". La produzione mi ha chiesto se volessi scrivere e leggere una versione di 20 minuti che avrebbe mostrato come immaginavo lo spettacolo. Ho invitato un piccolo pubblico di persone interessate a partecipare.

Successivamente, mi è stato chiesto di scrivere cinque scene da tre-cinque minuti per la serie TV da caricare su Internet. Queste sono state le mie prime esperienze nella scrittura di scene per la televisione e, naturalmente, non avevo esperienza in tal senso, essendo una "outsider" nel settore.

8. Essere considerati "diversi" nell'industria dello spettacolo

Quando parliamo di "diversità" nel contesto dell'industria dello spettacolo, in realtà ci riferiamo a persone che non guardano né producono molta televisione creativa al di fuori di questa industria. Come creativi provenienti da un contesto esterno, non posso davvero utilizzare il termine "diversità" perché non si è mai trattato di ottenere una chiara spiegazione su cosa significhi. Quindi, ho deciso di adottare un altro termine già esistente: "misfit". Ho cambiato il suo significato solo per questa lectio magistralis. Ho già creato il mio sito web in cui ho fornito una definizione di questo termine.

9. La definizione di "misfit" nel contesto dell'industria dello spettacolo

Il termine "misfit" assume due significati. Un "misfit" è qualcuno che guarda la vita in modo diverso e che può essere emarginato a causa di questa diversità. Uno "misfit" può anche essere una persona che viene considerata diversamente dalla società a causa del suo aspetto, della sua cultura o del suo genere, ma che desidera solo trasparenza e un punto di vista diverso. Gli "misfit" che si adattano in apparenza possono talvolta fondersi con la maggioranza per sentirsi al sicuro. Ma preferisco che si considerino "misfit" che cercano una trasparenza diversa e un punto di vista che appartenga agli altri. Gli "misfit" che visivamente si fondano con la maggioranza possono trovare difficile discostarsi da essa. Ma spesso appaiono solo sicuri. Sinonimi: outsider, falco. Chiamare queste parole una sfida alla mia definizione sarà considerato "fake news".

10. Conclusioni

Il mio percorso nella scuola di recitazione e nell'industria dello spettacolo non è stato privo di sfide, ma ho sempre seguito la mia passione per la narrazione. Ho imparato a sfidare gli stereotipi e a creare le mie opportunità. Sono orgogliosa dei miei successi e dei traguardi che ho raggiunto come "misfit" nell'industria dello spettacolo. Mi auguro che la mia storia ispiri altri a seguire i loro sogni, indipendentemente dalle difficoltà che possono incontrare.

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